Per 
                            una particolare 
                            luce dalle tinte uniche ed un clima 
                            oltremodo mite, gli antichi la ritenevano protetta 
                            da Elios - dio del sole. E proprio ad Elios avevano 
                            allora dedicato l'enorme Colosso. Oggi 
                            Rodi è la base nautica più 
                            importante della Grecia, dopo quella 
                            del Pireo, e soprattutto è il luogo che celebra 
                            meglio di ogni altro il magico incontro tra cultura 
                            ottomana e Cavalieri di Malta.  
                          Attratto 
                            dalle numerose spiagge, ma anche da una storia complessa 
                            e variegata - sono qui presenti resti romani, kastri 
                            veneziani, fortezze genovesi, 
                            e lo stesso capoluogo di Rodi città 
                            conserva una notevole e ben conservata parte 
                            medievale, chiusa al traffico e con evidenti influenze 
                            ottomane - l’isola vanta un enorme 
                            flusso turistico, ed è da sempre particolarmente 
                            amata ed assiduamente frequentata da turisti italiani. 
                           
                            Sulla costa est in particolare si trovano numerosi 
                            resort di alto livello, e tutte le spiagge sono attrezzate. 
                            Il celeberrimo villaggio di Lindos 
                            è splendida località iconografica e 
                            con alcune ottime spiagge, oltre ad un'animata vita 
                            notturna. Al suo interno motivi bizantini, islamici 
                            e cavallereschi si sono fusi in modo perfetto; i cortili 
                            fioriti mostrano caleidoscopici mosaici di sassi dalle 
                            ardite geometrie ed in alto si erge dominante sul 
                            villaggio il castello dei Cavalieri di San 
                            Giovanni di Gerusalemme, costruito intorno 
                            all'antica acropoli ed alle rovine del tempio di Atena. 
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                          I 
                            Cavalieri - ordine di Malta più o meno presente 
                            in tutte le isole del Dodecanneso 
                            - per ben due secoli si opposero strenuamente all'avanzata 
                            dei Turchi e dell'Islam in occidente. 
                          L'isola 
                            di Rodi un tempo era rappresentata 
                            dal leggendario Colosso bronzeo, alto addirittura 
                            quaranta metri e posto a guardia del porto di Mandraki; 
                            serviva sicuramente da faro, ma non è ancora 
                            provato che i vascelli in entrata ed uscita dal porto 
                            passassero effettivamente sotto le sue gambe. Considerato 
                            una delle sette meraviglie del mondo, il Colosso pare 
                            fosse stato realizzato da Carete di Lindos, scultore 
                            che vi lavorò ininterrottamente per dodici 
                            anni e che poi si suicidò. In seguito - nel 
                            227 a.C. - , l'opera scomparve senza lasciare traccia 
                            a causa di un terribile terremoto, ed 
                            è oggi sostituita da due cervi. 
                             
                          Durante 
                            un soggiorno a Rodi non deve certo 
                            mancare una visita alla colorata valle delle farfalle 
                            gialle di Petaloudes (vicino a Paradissi), 
                            area nella quale sono inoltre presenti i liquidambar, 
                            rarissimi alberi d'ambra, sorta di platani di origine 
                            asiatica dai quali si ricava una gomma utilizzata 
                            per l'incenso. 
                             
                          Da 
                            segnalare infine che nella baia di Ladikò 
                            venne girato nel 1961 il film I cannoni 
                            di Navarrone, con protagonisti  del 
                            calibro di Gregory Peck e Anthony Quinn. 
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