La
più grande e variegata tra le isole greche,
quella più a sud, secondo gli archeologi il
vero "ombelico del mondo", Creta
è un continente a parte, confine ideale
tra Europa ed Africa.
Lungo
questa striscia di terra si sviluppò l'evoluta
civiltà minoica (risalente all'età del
bronzo, terzo e secondo millennio a.C.), simboleggiata
dalla "labrys", l'ascia bipenne, e soprattutto
dal labirinto - un percorso simbolico di iniziazione.
A Knossos, attorno ad una corte centrale,
si sviluppava la reggia costruita da Dedalo per il
re Minosse. Un palazzo di 1500 stanze (da qui la leggenda
del labirinto, del minotauro e del volo di Icaro),
con le tipiche colonne rosse e nere ed il trono in
alabastro, ambienti ricchi di vasi e sovente ornati
da affreschi che rappresentano processioni, cerimonie
religiose, gare e tauromachie.
Importanti
siti archeologici minoici si trovano inoltre a
Festo, Malia e Gortina.
Proprio a Festo fu rinvenuto il celebre
disco di argilla la cui misteriosa scrittura geroglifica
cuneiforme a spirale denominata Lineare A risulta
ancora oggi non decifrata; secondo una tesi molto
accreditata si tratterebbe di un inno sacro.
Il
capoluogo Heraklion (Candia sotto
la dominazione veneziana) presenta mura intatte e
tipiche fortificazioni veneziane con i sette bastioni
dalle torri merlate, oltre ad un importante museo
archeologico dove sono conservati i più importanti
reperti della civiltà minoica.
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Chania
(o Hania), occupata dai paracadutisti tedeschi nel
1941 durante l'Operazione Mercurio, è cittadina
signorile e caratterizzata dal porto dal fascino intatto,
ed è il luogo che più ricorda il periodo
veneziano dell'isola. L'intellettuale Rethymnon,
con la moschea, il faro e la "fortetsa",
rimanda invece alla dominazione ottomana.
Monasteri
sono disseminati sulle montagne e villaggi sugli altopiani
dove, in particolare a Lassithi,
ancora girano centinaia di mulini a vento. Sul monte
Ida è possibile scendere nella sacra
grotta natale di Zeus. Sulla spiaggia di Vai
si trovano atipiche palme, ed in quella di Matala,
sovrastata da scogliere in arenaria, regna una vivace
atmosfera freak. Proprio su questa spiaggia naufragò
Menelao di ritorno dalla guerra di Troia.
Nella
parte sudoccidentale dell'isola si distendono infine
le spettacolari gole di Samaria,
le più profonde d'Europa, ambita meta per gli
amanti del trekking. Lunghe diciotto chilometri ed
attraversate da un torrente, partono dai mille metri
dell'altopiano di Omalos per poi scendere fino al
mare, attraverso le spettacolari porte di ferro, alte
fino a trecento metri e larghe appena tre. Lungo il
cammino si attraversano villaggi abbandonati e piccole
chiese isolate. In alto volteggia il gipeto, uccello
predatore assai raro, e lungo il sentiero è
facile imbattersi nelle tipiche kri-kri, le agilissime
capre selvatiche.
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