In
origine sede di miniere di rame e di ferro e da sempre
isola di armatori e di capitani di nave, l’insolita
ed atipica Andros - situata tra Eubea
e Tinos - è la più settentrionale e
la più verde tra tutte le isole delle Cicladi.
L'isola presenta scenari
molto vari ma anche ricchi di contrasti, in un paesaggio
che è dominato dai cipressi e da una architettura
atipica di case neoclassiche con tegole sui tetti.
Ma
Andros è anche una natura
sorprendente ed una vegetazione rigogliosa, è
montagne spoglie e profonde vallate attraversate da
una rete di sentieri, è campi di grano, vigneti,
ulivi, e frutteti. Molte sono le spiagge di sabbia,
quasi sempre in posizioni defilate ed isolate, ma
anche le sorgenti e le cascate; l'isola è infatti
attraversata da ben quattro fiumi. Per tutto questo
Andros si presenta quindi come una destinazione
ideale per chi intende effettuare escursioni e per
chi ama lunghe camminate attraverso una natura intatta.
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Il
turismo su quest’isola è tuttora assai
relativo e contenuto, con prevalenza di matrice greca
(nel tempo Andros è divenuta
una meta di gran moda per gli ateniesi), ma anche
inglese e scandinavo, ed è concentrato in particolare
nella rinomata stazione balneare di Batsi.
Altri centri di rilievo sono il porto di Gavrio
e la suggestiva Chora, villaggio
di assoluto fascino e dove si trovano antiche dimore
recentemente trasformate in boutique hotel e suites
di livello.
Nel
1833 sull'isola vennero rinvenute due statue, in un
primo momento attribuite addirittura a Prassitele,
e sulla spiaggia di Vori si trova
un imponente relitto, molto fotografato.
Andros
propone inoltre vari musei di notevole interesse:
un museo archeologico, un museo nautico, e soprattutto
un recente museo di arte contemporanea, dove sono
presenti tra le altre opere di Van Gogh e di Giacometti.
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